DOCG Malanotte del Piave

DENOMINAZIONI

Descrizione generale

La denominazione DOCG Malanotte del Piave nasce con la pubblicazione del disciplinare di produzione del gennaio 2011. L’area di produzione si sviluppa lungo l’asse del fiume Piave, nella pianura che si estende dai confini nord-orientali della provincia di Treviso con il Friuli e fino alla foce, dalle colline di Conegliano e del Montello fino al primo entroterra della città di Venezia. Il clima tipicamente temperato favorisce estati calde e inverni mai troppo freddi.

Storia

La DOCG Malanotte del Piave è la massima espressione del vitigno Raboso; il “vin da viajo”, così chiamato ai tempi della Repubblica della Serenissima in quanto riusciva a resistere ai lunghi e tortuosi viaggi, si diffuse in tutto il territorio diventando il vino maggiormente in voga. Il nome evoca il borgo medievale situato a Tezze di Piave, acquistato nel XVII secolo dalla nobile famiglia trentina dei Malanotte. Con loro e con le altre famiglie nobili presenti nel territorio si concretizzò una rapida ascesa produttiva e commerciale del vino Raboso.

Metodo di produzione

Oggi la DOCG Malanotte del Piave viene prodotta da uve Raboso, parte poste in appassimento in una percentuale variabile tra il 15 e il 30 %. Il vino ottenuto affina in cantina per almeno 36 mesi di cui 12 almeno in botti di legno.

I suoli

Costituiti da depositi alluvionali rilasciati dai ghiacciai prima e dal fiume Piave poi, i suoli sono caratterizzati da un’elevata percentuale di scheletro a nord, argille nella fascia centrale e sabbie fini nella fascia meridionale della denominazione.

La curiosità

Inserito tra i Borghi Europei del Gusto, Borgo Malanotte è il nome di un piccolo borgo medievale situato a Tezze di Piave (Vazzola), nel trevigiano, cuore della produzione del vino che ne porta il nome e della denominazione Malanotte DOCG. Il borgo risale al 1870, quando la nobile famiglia trentina dei Malanotti acquistò dei terreni a Tezze di Piave. Attorno all’abitato fiorirono le attività agricole come la coltivazione della vite, che qui trovò il terreno e il clima ideali per crescere rigogliosa. Oggi Borgo Malanotte, arrivato intatto fino a noi, è un vero e proprio museo a cielo aperto e rappresenta la vera patria del Malanotte DOCG.